Torna anche quest’anno la Giornata del dono. Come di consueto, il Centro Missionario diocesano, in collaborazione con gli istituti religiosi della diocesi gestori delle scuole paritarie dell’infanzia e primaria, organizza un evento di sensibilizzazione dei bambini e dei ragazzi a farsi “dono” per l’altro, sull’esempio di Gesù che nell’Incarnazione si è donato a ciascuno di noi.
«L’uomo trae la sua origine nella relazione e si realizza in essa. Gli uomini non iniziano la vita col dare, ma col ricevere: essa si dona, più precisamente, si trasmette», spiega don Robert Kasereka Ngongi, direttore del Centro Missionario diocesano in una lettera rivolta ai dirigenti scolastici. «L’uomo riceve infinitamente, più di qualsiasi altro essere», prosegue don Robert. «Dare è trasmettere e, quindi, il primo dono che si fa, consiste già nel restituire ciò che ci viene donato. Dio dà inizio al dono e l’uomo non può sottrarsi alla reciprocità del dono stesso. Possiamo solo dare a nostra volta. Gli altri doni sono una ripetizione di questo dono primordiale che è la nascita, che ci rende consapevoli di essere in debito».
Un messaggio da leggere in chiave caritativa, oltre che missionaria, guardando in questo particolare momento ai terremotati della Turchia e Siria e a quanti soffrono per causa della guerra, del terremoto, della crisi economica. La Giornata del dono diviene così un modo per alimentare la speranza, per comprendere che nel dare si rinuncia a meno di quanto non si riceva in umanità offrendo ai più bisognosi.
Di questa pedagogia del dono come espressione dell’amicizia sociale sarà testimone il vescovo Vito che, nella giornata del 20 febbraio, incontrerà i bambini visitando le scuole “Divino Amore”, “Maraini” e “Bambin Gesù” e la paritaria di Santa Rufina. Dopo una breve presentazione della scuola e aver dialogato con gli alunni, mons Piccinonna riceverà da due di loro le offerte che saranno poi devolute alle Pontificie Opere Missionarie, unitamente a quelle raccolte per la Giornata dell’Infanzia Missionaria.
Foto di georgephoto da Pixabay